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Dislalia etimologicamente significa «pronunciare male»: è un difetto dell’articolazione della parola dovuto ad anomalie delle labbra, della lingua, o del palato.
Esclude pertanto l’esistenza di alterazioni nei centri cerebrali del linguaggio, e riguarda soltanto i meccanismi «periferici» della parola.
Sino a 3-4 anni la difficoltà nel pronunciare le parole può essere fisiologica e poi scompare.
Una forma particolare è la «dislalia audiogena»: il difetto di pronuncia è semplicemente legato a un difetto dell’udito o della percezione uditva, ed è quindi frequente nei bambini che ci sentono poco.